CHIARA APPENDINO PROGRAMMA PER TORINO

CHI È CHIARA APPENDINO E COSA VUOLE FARE A TORINO, PUNTO PER PUNTO



Chiara Appendino è nata a Moncalieri, in provincia di Torino, nel 1984. Dopo la laurea in Bocconi, lavora presso la squadra di calcio della Juventus per circa due anni e successivamente entra a far parte dell’azienda di famiglia.

L’esordio in politica risale al 2010, quando aderisce al Movimento Cinque Stelle e si dedica al bilancio della città. L’anno successivo diventa consigliere comunale, per poi assumere la carica di vicepresidente della commissione bilancio.

Ecco alcune delle sue principali proposte per Torino:

Il direttore di TPI Giulio Gambino intervista Chiara Appendino

 

URBANISTICA

Nel programma di Chiara Appendino le zone edificabili, ma senza persone aventi diritto ad abitarvi, verranno riconvertite in spazi agricoli o dedicati ai servizi. La candidata intende valorizzare le aree agricole urbane e gli edifici pubblici, attraverso il recupero e la riqualificazione di quelli ora inadeguati.

DIRITTI LGBT

La candidata pentastellata ribadisce il suo sostegno alle unioni civili e alla lotta contro l’omofobia. Si impegna per ridurre le discriminazioni e promuovere l’informazione sulle tematiche LGBT a Torino: per esempio, verranno modificati i regolamenti comunali per estendere i diritti anche alle coppie dello stesso sesso e verranno ceduti gratuitamente spazi pubblicitari per iniziative di sensibilizzazione riguardo al mondo LGBT.

WELFARE

Appendino ritiene necessario che la lotta contro la povertà venga gestita in maniera più efficace dal Comune. Fra le sue proposte, quella di introdurre percorsi che reintegrino i disoccupati nel mondo del lavoro oppure il garantire ad individui in difficoltà metodi alternativi per usufruire dei beni e servizi necessari per la sopravvivenza (ad esempio, tramite lavori sociali). I dormitori ed altre strutture di accoglienza verranno migliorati e alle famiglie in emergenza abitativa verranno concessi edifici pubblici inutilizzati.

INTEGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE

La candidata ritiene che immigrazione e integrazione debbano rimanere strettamente all’insegna della legalità, per evitare che qualcuno ne faccia un business criminale. Propone una commissione di studio che si occupi delle problematiche relative all’immigrazione e che ricerchi possibili soluzioni.

Per prima cosa, gli immigrati aventi diritto verranno spostati dalle palazzine Ex Moi in via Bruno in strutture adatte ad accoglierli. Appendino vuole anche ripristinare il Comitato Interfedi per superare possibili tensioni relative alla multireligiosità della città.

CAMPI ROM

La candidata del Movimento Cinque Stelle ritiene che la ghettizzazione della comunità rom abbia conseguenze negative per l’intera città: non solo i rom sono esposti a indecenti condizioni sanitarie, ma dal momento che si trovano esclusi da opportunità e servizi di occupazione e formazione, tendono a dedicarsi ad attività illegali. I campi rom vanno dunque smantellati e che i loro abitanti inclusi nella società torinese: quelli in età lavorativa nel mondo professionale, i più giovani nelle scuole.

TRASPORTI

Chiara Appendino intende dedicarsi alla costruzione della Metro 2 e trasformare l’attuale linea ferroviaria di superficie Torino-Ceres nella metropolitana M3. Vuole anche creare una griglia di vie a partire dal centro città accessibili esclusivamente a mezzi pubblici, pedoni, taxi, ciclisti e veicoli elettrici. I percorsi pedonali verranno espansi e le piste ciclabili, oggi sconnesse, collegate tra loro, di modo da incentivare l’utilizzo delle biciclette da parte dei torinesi.

SICUREZZA

La candidata sindaco ritiene che la sicurezza possa essere riportata nelle strade torinesi soprattutto tramite il potenziamento delle attività e degli organici della polizia municipale: l’obiettivo è quello di avere sempre sul posto una persona che abbia l’autorità e le abilità per risolvere all'istante eventuali crisi.

Una capillare mappatura, realizzata dalle istituzioni comunali, permetterà di identificare e localizzare i problemi di criminalità ed altre minacce alla sicurezza cittadina. Per quanto riguarda la violenza contro le donne, un fondo speciale verrà destinato ad aiutare finanziariamente le vittime di violenza domestica che vogliono cominciare una nuova vita.